L’industria del packaging ha ispirato pochi film, siamo onesti. Ma non c’è aspetto della vita umana che sia esente dal passare attraverso il filtro della televisione o del cinema, quasi sempre riflettendo anche qualche cliché o altro. Approfitteremo di tre famose apparizioni di «fabbriche di scatole» – ne state già immaginando una – per smontarle e, nel frattempo, ridere. Però attenzione, anche se sembra che tutto ciò che riflettono sul settore sia orribile, alcuni sottolineano dettagli interessanti.
Bart si perde nella fabbrica di scatole
Sì, è stato il più facile da ricordare. È tutto nei Simpson, nel caso specifico, nell’episodio della quinta stagione, intitolato Bart diventa famoso, quello su “Non sono stato”, trasmesso nel lontano 1994. I ragazzi di Durante il percorso gli amici di Bart fanno un’escursione nel luogo più noioso e noioso dell’universo: la fabbrica di scatole. Una catena di montaggio che piega il cartone quasi senza intervento umano e con un omino grigio come guida che solo il regista Skinner e il nerd Martin trovano interessante.
L’importante è che nessuna “fabbrica di scatole” si chiami così. Inoltre difficilmente vedrai un solo dipendente e un solo tipo di imballaggio (la scatola di cartone della catena di montaggio). Il moderno settore dell’imballaggio sostenibile si è evoluto adattandosi alle esigenze dei clienti, sviluppando tutti i tipi di contenitori e imballaggi per altri settori (alimentare, agricolo, consumo di massa). E, nel caso di grandi aziende come Hinojosa, si creano fino a 2.500 posti di lavoro diretti.
Il miglior nascondiglio per un trafficante
Ebbene, in questo episodio di Breaking Bad, sempre della quinta stagione, in questo caso trasmesso nel 2013, Saul Goodman cerca di convincere Walter White e i suoi soci a trasformare un’altra «fabbrica di scatole» in una copertura per la sua attività… di cucina metanfetamine.
In effetti, la fabbrica vista nella serie è più moderna e realistica di quella disegnata nei Simpson, con la tecnologia attuale e un dettaglio di White, il personaggio più qualificato della serie: è richiesto un certo livello di conoscenza scientifica lavorare lì. Non è un lavoro noioso quello di piegare scatole: per realizzare cartone ondulato servono conoscenze di chimica e tecnologia e predisposizione a far funzionare i macchinari. E del resto è normale assumere un avvocato più onesto di Goodman.
Richard Gere ti porta fuori dalla catena di montaggio
Sì! Non te lo ricordavi, ma la scena finale di Ufficiale e gentiluomo è una “fabbrica di scatole”! Ancora una volta, la catena di montaggio, in questo caso una del 1982. Zack (Richard Gere) appare nella sua uniforme da ufficiale della Marina e «salva» la sua monotonia – indicando che ora è un uomo redditizio e responsabile – l’amata Paula (Debra Winger). Nei Simpsons parodiavano questa scena con un messaggio per il capo di Homer, ma qui nemmeno quello; Se ne vanno e basta.
E ancora, il cliché della noia, quando in qualsiasi luogo di lavoro dedicato al packaging design e innovazione fanno parte della vita di tutti i giorni. Non è così semplice progettare l’imballaggio ideale per ogni prodotto, con operatori diversi, attrezzature diverse e un’industria specializzata e tutt’altro che dedita al “cartone pieghevole”. Inoltre, non è facile garantire che questo packaging offra valore, un impatto sociale e ambientale positivo: un percorso in cui il settore, in generale, e Hinojosa in particolare, ha percorso un lungo percorso.
In sintesi, la moderna industria dell’imballaggio, anch’essa focalizzata sulla sostenibilità e sulla transizione ecologica, va ben oltre le catene di montaggio dalle quali esce sempre la stessa scatola. È un settore innovativo, che privilegia il lavoro di squadra e la creazione di nuovi sviluppi, con aziende altamente specializzate come Hinojosa, che producono diverse soluzioni adatte alle esigenze dei suoi oltre 9.000 clienti in tutto il mondo. Perché ogni pianta e ogni talento sono unici.