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La Spagna approva la Dichiarazione per l’Uguaglianza nella pesca dove lavorano 47.500 donne

Imagen de Grupo Hinojosa

21 de noviembre de 2018

Lo scorso novembre, Santiago de Compostela ha ospitato la I Conferenza internazionale delle donne nella pesca, un incontro organizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura (FAO) Santiago de Compostela questo mese di novembre ha ospitato il I Conferenza internazionale delle donne nella pesca, incontro organizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione e dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) dove è stato dimostrato che le donne sono presenti in tutte le attività del settore della pesca e dell’acquacoltura.

Tuttavia, nonostante questo contributo decisivo, il suo ruolo non è stato “sufficientemente valutato o quantificato”, come è stato chiarito in questa conferenza. Questa invisibilità femminile nel settore si traduce a sua volta in una mancanza di consapevolezza di genere che impedisce di rispondere ai problemi e alle sfide che colpiscono le lavoratrici, secondo il Ministero dell’Agricoltura.

Per contrastare questa realtà e, soprattutto, per migliorare le condizioni socio-lavorative delle donne, i paesi partecipanti a questa Prima Conferenza Internazionale sulla Pesca hanno approvato la Dichiarazione per le pari opportunità nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

La presidente dell’Associazione Nazionale delle Donne Pescatrici (Anmupesca), Rita Míguez, è stata incaricata di leggere questa dichiarazione, che invita a lavorare insieme per “incorporare la prospettiva di genere nelle politiche e strategie settoriali, garantendo quadri normativi che garantire parità di trattamento e non discriminazione, nonché strumenti per monitorare e far rispettare tali principi.

Il documento raccomanda inoltre, come indicato, di garantire la “tutela” di tutti i lavoratori (donne e uomini) in materia sociale e di sicurezza, al fine di contribuire alla loro dignità professionale”.

E si concentra sulle donne, sottolineando il miglioramento delle loro condizioni di lavoro, “combattendo la precarietà, la segregazione di genere, il divario salariale o le barriere che rendono difficile conciliare vita lavorativa, familiare e personale”.

La dichiarazione fa riferimento anche alla formazione professionale nel settore della pesca e dell’acquacoltura e sottolinea che è “essenziale” promuovere lo sviluppo professionale” delle donne, contribuendo a “incoraggiare l’imprenditorialità femminile” nel settore, per il quale il pubblico È necessario stabilire i budget e facilitare l’accesso di questi imprenditori a sussidi o crediti.

E finisce. “È importante promuovere l’associazionismo e la leadership femminile del settore, garantendo la presenza delle donne negli organi di potere e di rappresentanza, in questo modo potranno partecipare attivamente alle decisioni che le riguardano e difendere i loro diritti e interessi”.

47.500 donne lavorano nel settore

Dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, si evidenzia il peso sociale delle donne come “forza lavoro” e “generazione di ricchezza” nelle zone dipendenti dalla pesca.

Circa 47.500 donne lavorano in diversi ambiti di attività, con una maggiore presenza nell’industria e nelle attività che si svolgono dalla terra (67% nell’industria conserviera e 63% nella pesca di molluschi a piedi). Questo dato contrasta con la bassa percentuale di donne dedite alla pesca marittima (intorno al 5%), secondo i dati del Ministero.

Sottolineano che questi dati sull’occupazione sono simili a quelli di altri paesi della FAO e che, data questa realtà, la Spagna ha organizzato questa conferenza per «promuovere e rendere più efficace l’uguaglianza di genere».

Inoltre, per raggiungere questa uguaglianza tra donne e uomini, il governo spagnolo ha lanciato anche la Strategia sociale per il settore della pesca, che prevede tra le sue linee d’azione il sostegno alla creazione di associazioni e organizzazioni di pesca donne.

Workshop e tavole rotonde al I Convegno

In questa Prima Conferenza, i relatori hanno evidenziato che le donne stanno promuovendo progetti innovativi basati sul turismo marino, sull’economia circolare, sul riciclaggio o sulla rivalutazione dei sottoprodotti della pesca.

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