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Il consumatore del 21° secolo vuole qualcosa di più del semplice packaging: chiede sostenibilità e innovazione

El consumidor del siglo XXI y el packaging
30 de mayo de 2024

Il settore del packaging è sempre più influenzato dalla sostenibilità, con una percentuale di cittadini che riflette e comprende l’impatto socio-ambientale delle proprie abitudini di consumo che raggiunge già l’84%.

I consumatori includono sempre più la sostenibilità tra le loro principali preoccupazioni nella scelta dei prodotti. È un dato di fatto. Secondo lo studio di Brands with Values di questo 2024, la percentuale di cittadini che riflettere e comprendere l’impatto socio-ambientale delle proprie abitudini di consumo raggiunge oggi l’84%. Ogni azione, ogni acquisto, è, sempre più, attraversato da una coscienza critica da parte dei consumatori stessi, che chiedono prodotti e marchi consapevoli e in linea con la necessaria cura del pianeta in mezzo al clima crisi

In questo senso, il cibo è uno dei settori fondamentali in cui questa trasformazione dei consumatori si vede più chiaramente. Non si tratta più tanto del prodotto in sé (la sua produzione, il suo impatto, l’efficienza energetica o l’assenza di combustibili fossili nella sua lavorazione), ma anche del packaging in cui viene presentato.

La ricerca di alternative alla plastica monouso, la biodegradabilità degli imballaggi o il suo impatto sulla sicurezza alimentare e sulla conservazione degli alimenti, hanno causato un cambiamento drastico nella produzione di imballaggi.

La tendenza, infatti, vira con insistenza verso aziende più consapevoli che, soprattutto, investono in innovazione per un packaging sostenibile. Si tratta, in sostanza, di un duplice impulso, tra consumatori e aziende, dove, attraverso un solido impegno per questa innovazione sostenibile, vengono incorporati nuovi materiali e miglioramenti che hanno un impatto diretto sulle nuove abitudini dei consumatori.

L’imballaggio sostenibile non è un sogno irrealizzabile

Spesso, anche nel settore alimentare, i consumatori tendono a pensare che queste nuove abitudini li costringano ad abbandonare alcune comodità e miglioramenti nella qualità della loro esperienza con i prodotti. Questo, tuttavia, è lontano dalla realtà. L’imballaggio sostenibile, infatti, può garantire entrambe le cose, sia la cura dell’ambiente che la rigenerazione dei nostri ambienti, oltre a garantire la personalizzazione e la soddisfazione delle esigenze di ogni cliente.

Riguarda il materiale scelto e l’impegno per l’innovazione che le aziende fanno. Lo crediamo anche noi di Hinojosa, dove il nostro ampio catalogo di soluzioni di imballaggio sostenibili è in buona fede. l’adattamento alle richieste dei consumatori va di pari passo con la ricerca di un impatto positivo sull’ambiente.

Prodotti come Halopack, ad esempio, rispondono a questa crescente domanda dei consumatori, eliminando fino all’80% della plastica monouso.Ciò che rimane, quel 20%, è infatti una pellicola senza colle né additivi, che può anche essere riciclata. Per quanto riguarda la percentuale che non è nemmeno plastica, anche questa vaschetta è realizzata con materie prime riciclabili al 100% e, allo stesso tempo, aumenta la durata di conservazione degli alimenti freschi.

Altri, come Ecogrip, sono già praticamente implementati in il paesaggio delle nostre case. La richiesta di ridurre la plastica negli imballaggi ne è un esempio perfetto: attraverso l’innovazione si possono utilizzare alternative meno dannose per l’ambiente. Nello specifico, Ecogrip elimina la necessità di utilizzare plastica termoretraibile monouso durante il trasporto di più bottiglie. È una soluzione biodegradabile al 100% e si adatta senza problemi a qualsiasi bottiglia in commercio.

La bussola comune tra azienda e consumatore finisce per passare attraverso tutte le nostre abitudini. Anche nella ristorazione, sempre più affermata nelle città, dove tra le altre forme di consumo prevale il take away, i nostri imballaggi si adattano a un consumo più consapevole. È il caso delle tre gamme di prodotti per la ristorazione (Beverage, Dairy e FoodContainer), che sono realizzati utilizzando carta riciclabile al 100% e si adattano senza problemi alla distribuzione di bevande e alimenti già preparati, ma anche quelli che vengono commercializzati già pronti per la produzione.

La rivoluzione che questo tipo di imballaggio rappresenta, nello stesso momento in cui il consumatore cerca di rivoluzionare le proprie abitudini di consumo, è già una realtà, incidendo meglio e più positivamente sui nostri ambienti in tutte le sue fasi, dalla sua produzione alla sua trasformazione in rifiuti. Quest’ultima, peraltro, finisce per essere una risorsa in più in un sistema circolare necessario per favorire definitivamente la transizione ecologica.

In breve, se il consumatore del 21° secolo desidera qualcosa di più di un semplice contenitore, anche le aziende lo cercano sempre più come parte del trasformazione culturale necessaria che la transizione ecologica richiede per rigenerare e prendersi cura del nostro pianeta.

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