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Industria 4.0: la sfida della produzione automatizzata nelle fabbriche intelligenti

Imagen de Grupo Hinojosa

28 de diciembre de 2018

Internet delle cose, robotica, realtà virtuale e aumentata, blockchain, stampa 3D… Sono termini che sentiamo sempre più spesso e che costituiscono una nuova realtà nelle aziende.

Internet delle cose, robotica, realtà virtuale e aumentata, blockchain, stampa 3D… Sono termini che sentiamo sempre più spesso e che costituiscono una nuova realtà nelle aziende.

Molti hanno avviato la digitalizzazione della catena produttiva per risparmiare sui costi e competere sui mercati. Sono consapevoli che questo passo è necessario per non perdere il treno della cosiddetta quarta rivoluzione industriale.

Fin dall’inizio, il cambiamento è il motore che muove il mondo. Se passiamo in rassegna la storia più recente, vediamo che la prima rivoluzione industriale ha trasformato il modo di produrre; La rivoluzione digitale ha cambiato il nostro modo di relazionarci e comunicare e ora l’industria 4.0 introduce nuove tecnologie negli impianti produttivi. Un nuovo cambiamento che ha davanti a sé un lungo viaggio.

Questo modo avanzato di produzione aiuterà a ottimizzare le risorse e comporterà una notevole riduzione dei costi di produzione. Ma non solo, l’automazione dei processi coprirà anche l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione industriale alla logistica e alla manutenzione. Senza dimenticare l’impatto della digitalizzazione sull’organizzazione dell’azienda.

Questa quarta rivoluzione industriale, che si basa sull’integrazione del mondo fisico e digitale, è un processo innovativo che apre anche un nuovo scenario: la generazione di imprese innovative che forniscono soluzioni digitali e creano posti di lavoro ad alto valore aggiunto ciò richiede anche politiche che promuovano questo cambiamento per collocare la Spagna, una delle economie più avanzate del mondo, nei primi vagoni del treno.

Questo cambiamento richiede che tutti gli attori coinvolti (aziende, centri di ricerca, università, governi…) lavorino nella stessa direzione per realizzarlo, rendendolo un obiettivo prioritario dell’economia spagnola. In breve, si tratta di creare una cultura dell’innovazione.

Studi e rapporti sull’impatto dell’Industria 4.0

Sono molti gli studi che cercano di prevedere l’impatto dell’Industria 4.0, anche se questa è ancora un’incognita che verrà chiarita nel tempo. Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), nei prossimi anni il 14% dei posti di lavoro nei 37 paesi rappresentati nei cinque continenti sarà automatizzato. Anche il World Economic Forum fornisce dati su questo futuro in un rapporto, secondo cui l’automazione eliminerà 75 milioni di posti di lavoro nel mondo nel 2025, ma creerà 133 milioni di nuove funzioni.

Ciò non significa una perdita di posti di lavoro, ma piuttosto la sostituzione di alcuni posti di lavoro con altri più qualificati, il che comporterà anche un adattamento dei programmi di formazione. Secondo l’Osservatorio per l’occupazione nell’era digitale, infatti, l’85% dei posti di lavoro che esisteranno nel 2030 sono ancora sconosciuti.

Fabbriche sempre più intelligenti

Le fabbriche intelligenti che operano con macchine connesse a Internet stanno cambiando l’immagine all’interno di questi stabilimenti. Robot che si muovono automaticamente attraverso i corridoi per trasportare le merci; dispositivi sensoriali che guidano il processo produttivo; Stampanti 3D, sistemi Big Data per l’analisi dei dati…

Ma un mondo sempre più connesso, e fabbriche sempre più connesse, implicano anche nuove misure di sicurezza per evitare attacchi informatici. Questo è un campo di studio che l’Industria 4.0 implica necessariamente e da cui probabilmente deriveranno molti di questi nuovi posti di lavoro in questa nuova era digitale.

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